Negli ultimi anni la psicologia si è concentrata nello sviluppo teorico e nell’applicazione pratica di un enorme corpo di modelli predittivi con lo scopo di misurare e spiegare le funzioni e le strutture che determinano il modo con cui gli esseri umani pensano e agiscono nel mondo. La ricerca ha proposto un ampio spettro di diverse metodologie volte a migliorare le condizioni di vita generali delle persone in vari contesti socio-economici (salute, lavoro, famiglia, scuola, relazioni interpersonali, ecc.). Questo insieme di conoscenze può essere applicato alla progettazione e allo sviluppo di tecnologie che supportano i bisogni psicologici e trovano anche una ampia applicazione nei contesti clinici dedicati alla riabilitazione, all’apprendimento e al supporto educativo.
L’enorme possibilità offerta dagli strumenti tecnologici sta modificando radicalmente il modo di lavorare dei professionisti della salute, il corpus di dati raccolto da supporti software e hardware, permetterà di agevolare la diagnosi e la classificazione delle problematiche relative allo sviluppo psicologico, favorirà una personalizzazione dei percorsi di apprendimento, educazione e riabilitazione, incrementerà la sicurezza e l’incolumità dei pazienti e svilupperà, infine, un modello assistenziale e di presa in carico sempre più personalizzato per l’utente.
Oggi raccogliamo i frutti della ricerca di base che per anni ha cercato di declinare il rapporto tra i sistemi cognitivi naturali e artificiali. Questo webinar, è un estratto della conferenza ICAN2019, organizzata da IRFID con l’Università Federico II di Napoli, e svoltasi lo scorso 27 settembre al Royal Continental di Napoli. Nello specifico, verrà proposta la sezione che mira al tracciare i punti di contatto tra il mondo della ricerca scientifica deputata allo sviluppo teorico e prototipale di questi strumenti e il mondo dell’applicazione clinica che quotidianamente ne sperimenta gli effetti sul campo.